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Le Novelle di Leonardo
Non tutti sanno che Leonardo da Vinci è autore anche di favole scarne e vagamente esopiane, scritte in volgare fiorentino, la sua lingua, l’unica che conosce e nella quale si sa esprimere. Leonardo non sa il latino, non l’ha mai studiato, è troppo impegnato in quanto dedito al fare. Lui si ritiene un “omo sanza lettere”, anche se poi la necessità e la curiosità lo porteranno ad approfondimenti più teorici.

Vi presentiamo alcune novelle leonardesche, lette da alcuni di noi.
Play e ascolta!

Il Foco e l'Acqua:

Il foco contende l'acqua posta nel laveggio, dicendo che l'acqua no merita star sopra il foco, re delli elemente, e così vo'; per forza di bollore cacciare l'acqua del laveggio; onde quella per farli onore d'ubbidienza discende in basso e anniega il foco.

 

Il topo e la donnola:

Stando il topo assediato in una piccola sua abitazione, dalla donnola, la quale con continua vigilanza attendea alla sua disfazione, e per uno piccolo spiraculo ragguardava il suo gran periculo. Infrattempo venne la gatta e subito prese essa donnola, e immediatamente l'ebbe divorata. Allora il ratto, fatto sacrificio a Giove d'alquante sue nocciole, ringraziò sommamente la sua deità; e uscito fori dalla sua busa a possedere la già persa libertà, de la quale subito, insieme colla vita, fu dalle feroci unglia e denti della gatta privato.

 

Il lume e la candela:

Il lume, o foco incordo sopra la candela, quella consumando se consuma.

 

Il ragno e il grappolo d'uva:

Trovato il ragno un grappolo d'uve, il quale per la sua dolcezza era molto visitato da ave e diverse qualità di mosche, li parve di aver trovato loco molto comodo al suo inganno. E calatosi giù per lo suo sottile filo, e entrato nella nova abitazione, lì ogni giorno, facendosi alli spiraculi fatti dalli intervalli de'; grani dell'uve, assaltava, come ladrone, i miseri animali, che da lui non si guardavano. E passati alquanti giorni, il vendemmiatore còlta essa uva e messa coll'altre, insieme con quelle fu pigiato. E così l'uva fu laccio e 'nganno dello ingannatore ragno, come delle ingannate mosche.

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