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La dama con l'ermellino
Il dipinto ritrae probabilmente Cecilia Gallerani, giovane e intelligente donna milanese, amata da Ludovico il Moro. Al suo cognome sembra infatti alludere il nome greco dell’ermellino, Galè, che Cecilia tiene in braccio. L’ermellino fu anche l’emblema che il Moro adottò nel 1489, quando fu nominato membro proprio dell’Ordine dell’Ermellino da Ferdinando re di Napoli, celebrando dunque per via indiretta l’allineamento politico con il Regno di Napoli.

Il disegno è un tipico esempio della ritrattistica Leonardesca di questo primo periodo milanese (1482-1499), nella quale è evidente l’interesse al dinamismo della figura che supera il costretto “ritratto di spalla” con una duplice rotazione, con il busto rivolto a sinistra e la testa a destra.
 
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Cecilia, vestita e acconciata secondo i costumi dell’epoca, è ritratta in una posizione leggermente laterale rispetto all’asse del dipinto, e si volta a guardare verso sinistra, come se fosse improvvisamente chiamata da qualcuno fuori dallo spazio del dipinto. La luce la investe da destra e le illumina il volto indagandone la delicata bellezza, ma anche la profonda interiorità. Cecilia era infatti una donna colta, che parlava correttamente latino e fece del canto e della scrittura i suoi principali interessi.
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Dettaglio della collana: Leonardo dipinge anche l'ombra.

dama ermellino manga

Rivisitazione "manga" della famosa dama Cecilia Gallerani

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